Il modello Riace di Cesare Molinari

 

Soprattutto in seguito all’arresto del suo Sindaco, Domenico Lucano, avvenuto il 2 ottobre su ordine del procuratore di Locri, Riace è diventata un ‘caso’ nazionale. In verità lo era da ben prima, che anzi si è trattato di un caso internazionale, se è vero che, nel 2016, la rivista “Fortune”, una delle più autorevoli riviste economiche americane, aveva collocato Mimmo Lucano fra i cinquanta uomini più “influenti” (influential) del mondo. Forse non si è riflettuto abbastanza su questo fatto, in sé abbastanza straordinario, se si considera che Lucano non possiede enormi capitali, né ha dato vita a nuove grandiose aziende, come Jeff Bezos o Tim Cook, né è capo di governo di uno stato ricco e potente come la Germania di Angela Merkel, o, per lo meno, di un grande partito politico. Né risulta che egli sia mai stato invitato a intervenire a un qualche grande incontro internazionale, alle Nazioni Unite o al Parlamento Europeo, o al Forum economico di Davos. E allora, in cosa mai consiste la sua ‘influenza’? Nel semplice fatto che Lucano, amministrando un paesino di poco più di seicento anime, ma, per sua fortuna, già conosciuto nel mondo per i famosi bronzi, è stato capace di costruire un modello di società e di convivenza che, se adottato, potrebbe consentire di risolvere un buon numero dei problemi sociali legati all’immigrazione. Io credo perciò che i democratici sono chiamati oggi a difendere non tanto la persona del Sindaco contro le accuse mossegli dalla magistratura, quanto proprio il modello da lui proposto: il modello Riace, appunto.

Anzi, per paradosso, bisogna essere grati ai magistrati che hanno promosso l’azione penale: essi, bene o male, hanno fatto il loro mestiere e così, sicuramente non con questa intenzione, hanno rimesso al centro dell’attenzione proprio la questione del modello Riace. Certo, le modalità con cui le azioni penali si sono realizzate suscitano parecchi dubbi, e non solo di carattere strettamente giuridico: le accuse mosse dal procuratore di Locri erano numerose, ma, c’è da chiedersi, abbastanza gravi da far considerare l’indagato un soggetto tanto pericoloso da portare al suo arresto, anche se, per fortuna, solo domiciliare, quando tanti altri indagati per reati ben più gravi sono rimasti a piede libero? Ancora più grave sembra poi la sentenza emessa dal giudice per le indagini preliminari, il quale, pur cancellando i tre quarti delle accuse, ha interdetto al Sindaco di risiedere nel suo Comune, considerato quasi come ‘la scena del crimine’, con l’evidente intento di impedire “la reiterazione del reato”. Ora, è evidente che Lucano ha commesso dei reati (se, con questo termine intendiamo il mancato rispetto della lettera della legge). Ma è altrettanto evidente che violare una legge ritenuta ingiusta è forse il primo e più efficace modo per cominciare a cambiarla – la condizione primaria essendo che chi la viola non ne tragga alcun vantaggio personale, come Lucano ha ampiamente dimostrato e come gli stessi magistrati hanno riconosciuto. Dunque i reati commessi la Lucano vanno definiti come pura e semplice “disobbedienza civile” – si ricordi il celebre saggio di Henry David Thoreau, che si rifiutava di pagare le tasse per combattere la schiavitù e la guerra di aggressione degli Stati Uniti contro il Messico. Ed è proprio in nome di questa vera e onesta disobbedienza civile che dobbiamo, tutti, difendere Domenico Lucano. Ma dobbiamo anche, e in primo luogo, difendere e appoggiare il modello Riace, in quanto esso può avviare non solo a risolvere i problemi dell’immigrazione e dell’integrazione, ma anche (e non è fatto di secondaria importanza) quello di tanti, splendidi “borghi perduti”, che sono parte integrante del patrimonio artistico e culturale del nostro paese.

Per questo vorrei poter dare il mio modesto contributo economico e magari lanciare una sottoscrizione che potrebbe aiutare a far sopravvivere il Comune di Riace e il suo grande modello. Purtroppo in questi giorni ho cercato di mettermi in contatto con quel Comune e con lo stesso Sindaco, senza riuscirci. La cosa mi è parsa preoccupante, perciò prego chiunque sia in grado di farlo di darmi delle indicazioni in proposito.

(tratto dal sito: http://www.cesare23.it/)

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