anno XIV, numero 53, estate 2011

 

SOMMARIO

2. cinque voci: a cosa serve il canto popolare (interventi di: Associazione Culturale Voci di Mezzo, Coro Casa da Achada, Anatole Tah, Rudi Assuntino, Susanna Serpe)

6. memoria: Alexander Langer, costruttore di ponti di Franco Toscani; Sogno d’una sera di piena estate di Paolo Migone

9. dal di dentro: Parma: da città’cantiere’a città ‘corrotta’. (da p. 1) la redazione; Consiglio Comunale di Parma, 5 luglio 2011 / Breve cronaca (da p.1) di Carla Mantelli

10. la linea d’ombra: I cento anni / L’era nucleare dalla scoperta all’incidente di Damiano Bertè

12. dal di fuori: Talebani al secondo round di Costanza Spocci

14. cattivi & maestri: Della bontà e dell’unirsi ai re (da p. 1) di Saverio Caruso; I revenants di Barcellona di Andrea Cabassi; Gli anni di Dante Belardinelli; Rientrando a casa di Gianni Croci

20. racconto: A cosa serve il canto popolare? Una, molte risposte alla Festa di Primavera 2011 testo e foto di Vilma Ricci e Giovanni Grilli

dalla parte del torto / appunti

A cosa serve il canto popolare:

Gianni Bosio, intellettuale rovesciato di Alessandro Portelli; Da Gianni Bosio: autonomia e antagonismo di Stefano Vigetti; Dare voce fedele alle culture di chi è altro da noi di Eugenio Camerlenghi; Il canto popolare come atto sociale, in perenne movimento, in perenne mescolanza di Alessandro Portelli; E stiamo solo cantando! di Giovanna Marini; Pane, rose e libertà. Le canzoni che hanno fatto l’Italia di Cesare Bermani; Una cultura che non si è arresa di Luigi Pestalozza; La Festa, un incontro libertario di Giuseppe Morandi; Che cos’è la Festa di Primavera di Gianfranco ‘Micio’ Azzali; Coro Si bémol et quatorze demis – Parigi di Francesca: Coro Couleurs de Mai – Marsiglia di Daniela. (a cura di Vilma Riocci e Giovanni Grilli)